6. TOMAR, arrivo a PORTO

 

 

Sabato 5 agosto 2006:

Ci svegliamo e dopo una bella colazione nel nostro alberghetto ci dirigiamo a vedere il monastero-fortezza di Tomar, la decantata sede storica dei Templari, fusione di diversi stili architettonici e culture con le quali i Templari entravano in contatto. Molto suggestivo immaginare questi guerrieri coraggiosi a cavallo, anche dentro la piccola chiesta dove assistevano alla messa in groppa ai loro destrieri.

 

 

Dopo quasi due ore passate  a visitare questa fascinosa costruzione, prendiamo la nostra macchina e ci dirigiamo diritti verso Porto, la seconda città dopo Lisbona.

 

Sono circa 200 km di autostrada e arriviamo così dopo un viaggio sonnacchioso verso le 13:30. Facciamo un paio di giri con la macchina nell’affollato centro storico e nonostante il caos restiamo molto colpiti dalle belle case e monumenti la maggior parte abbelliti da azulejos, colorate piastrelle di ceramica di colore azzurro. Riusciamo finalmente a parcheggiare così io ed Emy andiamo a caccia della tana per la notte mentre Ste e Glo decidono cosa visitare. Proviamo a chiedere ad una Pensao suggerita nella Lonely Planet che purtoppo è piena ma noi non ci scoraggiamo e ripieghiamo nella vicina Pensao Douro in Praca Parada Leitao, 41 vicino alla Torre dos Clérigos a soli 30,00 Eur la camera per una notte ..da ricordare.. Emy è contento di aver trovato subito alloggio anzi direi abbastanza su di giri in più l’impiegata alla pseudo reception sembra simpatica ed Emy da bravo italiano prova a barattare sul prezzo e chiedere se è compresa la colazione. Parte chiedendo in italiano e finisce con un dialetto veneto mimato.. Purtroppo o per fortuna mia la ragazza non capisce quindi andiamo a dare la buona novella agli altri compagni. Ci fermiamo nel bar sottostante a mangiare dei panini (tot. Euro 17,25) e poi la scelta amletica è quella di dove iniziare la visita culturale di questa città.. la cattedrale.. le chiese.. le cantine del porto!!

A piedi quindi ci dirigiamo verso fiume che divide da un lato la città storica e dall’altro la zona di nostro interesse alcolico. La Glo è estasiata, la zona portuale è proprio carina piena di localini e molto caratteristica ma la cosa che più la entusiasma sono le sue cavolo di imbarcazioni.. i comecavolosichiamano ‘cacilli’ quindi cominciano ancora le richieste per andare in barca.. Noi ormai siamo bravi nel fare finta di non badarla e ci soffermiamo invece a osservare dei coraggiosi ragazzi che si tuffano in acqua dal ponte, un bel salto! Noi abbiamo già deciso di visitare la Graham’s, una delle migliori cantine con tanto di pulmino gratuito al di là del ponte e con guida in italiano. Altre cantine famose sono la Sandeman, la Ferreira, la Taylor.. tutte che organizzano visita e degustazione dei loro prodotti.

Attraversato il ponte di ferro aspettiamo il pulmino davanti all’ufficio informazioni che in cinque minuti arriva e ci carica insieme ad altre due persone. La Graham’s è ubicata in cima la collina. Purtroppo la guida in italiano non è disponibile solo per noi quattro e così ascoltiamo la guida in spagnolo. Ci sorbiamo un breve filmatino che illustra la storia della cantina e spiega la lavorazione dell’uva e poi la guida ci fa visitare l’enorme cantina e continua con le spiegazioni, il tutto molto interessante, ma mai quanto quello che ci aspetta alla fine della lezione, un bel tavolino con vari assaggi di porto white, brown e red con qualche biscottino per assorbire l’alcol tra un assaggio e l’altro. Io poi ho una missione da portare a termine: il mio amico Antonio, degustatore appassionato di vini, mi ha commissionato una bottiglia di Porto Vintage del 94 del costo indicativo di 100/150 Eur quindi dopo i tre assaggi di rito chiamo un cameriere e con fare da consumata sommelier gli faccio notare che sarei  interessata a tale annata del vintage. Il cameriere corre subito a chiamare un sommelier e nel giro di cinque minuti siamo circondati da bottiglie e da innumerevoli assaggi extra. Alla fine, anche lo Ste ottenebrato dall’alcol si decide ad investire i suoi soldini nell’acquisto di un vintage da consumare in un occasione molto speciale (mentre io già penso ad una possibile vendita lucrosa su E-bay) mentre i Glogli optano per un paio di  bottiglie più economiche da portare a casa. L’alzarsi dal tavolino è già una scena pietosa e ancora più degradante è quando ci abbracciamo ed iniziamo a cantare per poi finire seduti sui gradini in entrata della cantina con i nostri pacchettini degli acquisti aspettando il pulmino con i vicini che cercano di evitarci facendo finta di niente.. fortuna che l’alcol annebbia un po’ lo spirito di osservazione ed i ricordi!

Torniamo alla nostra pensioncina e ci prepariamo per la cena, abbiamo voglia di mangiare frango (pollo) e la Lonely  consiglia un posticino spartano ma frequentato da gente locale dove ci pappiamo un paio di gustosissimi polletti con patate per tot. Eur 23,00 in quattro.

Purtroppo la notte è stata un incubo. La deliziosa cameretta dei Glogli vista piazza si è rivelata un po’ troppo rumorosa per un caldo sabato notte visto che la gioventù locale si ritrova giusto in piazza e anche loro amano il porto, la birra, il vino e quant’altro faccia ridere a squarciagola, urlare e cantare. Dall’altro canto a noi non andava meglio; la nostra angusta cameretta aveva una temperatura interna di circa 50 gradi e con i cuscini pregni di sudore non si riusciva a prendere sonno. Ma dov’era finito il clima secco e ventilato??

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